Con il progetto s’intende valorizzare e promuovere le collezioni del patrimonio culturale create in passato dagli abitanti locali che rappresentano una preziosa peculiarità della Val Canale, della Resia, delle Valli del Torre e del Natisone in territorio italiano e della parte superiore della valle del fiume Sava, delle area di Tolmin, di Kambreško, di Lig e del Collio in territorio sloveno. Tra esse rientrano alcune collezioni museali, ma in prevalenza si tratta di collezioni conservate in casa. La maggior parte delle raccolte è stata realizzata senza alcun sostegno finanziario, soltanto grazie alla consapevolezza e il desiderio degli abitanti locali di testimoniare e preservare la cultura locale.
Le raccolte contengono oggetti, fotografie e documenti che testimoniano varie attività economiche quali l'agricoltura, l'allevamento di bestiame, la gestione delle foreste, l'alimentazione, i trasporti, l'artigianato e il commercio, il lavoro stagionale e l'emigrazione, i rapporti sociali e la storia delle famiglie, le abitudini del ciclo familiare e annuale, le festività paesane, la musica, l'arte, le credenze, ecc. Quasi tutte le collezioni contengono anche oggetti della prima e della seconda guerra mondiale poiché le aree interessate sono state oggetto di scontri bellici. La maggior parte delle raccolte non è nemmeno censita, tranne poche eccezioni. I partecipanti al progetto rispettano l'opera dei collezionisti e credono che sia necessario trattare scientificamente tali collezioni, valorizzarle e promuoverle per affermarle come potenziale non utilizzato di queste aree. Inoltre le strutture prescelte saranno destinate all'allestimento di raccolte e alla sistemazione di centri informativi (info-point).
Gli oggetti, le fotografie e i documenti saranno documentati, fotografati, scannerizzati, saranno raccolte le informazioni sulla loro creazione e utilizzo, saranno trascritte e video documentate le testimonianze e verranno raccolte le testimonianze narrative dei luoghi in cui si trovano le collezioni. I racconti selezionati saranno trascritti e trattati dialettologicamente. Il materiale audiovisivo d'archivio proveniente dalla Val Canale, dalla Val Resia, dalla Valle del Torre e dalle Valli del Natisone saranno trasferiti su supporti digitali. In questo modo le collezioni saranno arricchite con diversi filmati e registrazioni audio provenienti dagli archivi.
Le raccolte saranno collocate in un contesto culturale e storico più ampio e presentate in un libro-guida, brochure, manifesti, tabelle, nella raccolta dei contributi tecnici e sul sito internet congiunto assieme alle registrazioni dei colloqui con gli abitanti locali e i video racconti degli oggetti selezionati. In questo modo il progetto contribuirà ad approfondire la conoscenza delle peculiarità culturali e della diversità linguistica dell'area confinaria. Inoltre la collaborazione tra i partner contribuirà alla conoscenza reciproca e al coinvolgimento delle popolazioni locali.
Le collezioni selezionate site nella Val Canale, nella Val Resia, nelle Valli del Natisone, nelle Valli del Torre, nella parte superiore della valle del fiume Sava, nell'area di Kobarid e di Kanal verranno allestite sotto forma di info-point e collegate alla rete informatica digitale. Nell'ambito delle attività progettuali si provvederà a ristrutturare e allestire degli edifici e degli spazi destinati alle collezioni a Lussevera, Prossenicco, Montefosca, Livek, Melinki e Dobrovo. Inoltre saranno allestite delle collezioni a Ugovizza, Resia, Trinco, Prossenicco, Biacis, Montefosca, Tercimonte, Taipana, Kobarid, Kanal, Kambreško, Melinki. Gli oggetti provenienti dalla casa Kravarščakova hiša dell'abitato di Presseris che è stata recentemente demolita andranno ad arricchire l’esistente collezione di Tribil Superiore.
A Kambreško sarà organizzato un workshop dedicato ai collezionisti, allo scambio di esperienze e all’analisi sull’importanza delle collezioni per il rafforzamento dei legami tra le località e gli abitanti. In occasione del convegno organizzato presso l’Università degli Studi di Udine i collaboratori del progetto, gli studenti e gli esperi tratteranno le tematiche relative alla tradizione orale, le collezioni e il turismo culturale. Gli interventi saranno in seguito raccolti negli atti del convegno. Durante la conferenza conclusiva saranno illustrati i risultati del progetto agli abitanti locali e al pubblico.
Il progetto contribuirà allo sviluppo del potenziale turistico delle aree interessate, alla conoscenza e alla conservazione del patrimonio culturale e al collegamento transfrontaliero, ma anche alla conoscenza e alla conservazione della diversità linguistica della minoranza slovena nella provincia di Udine e degli abitanti di parte slovena, dove il patrimonio culturale locale è quasi sconosciuto e i dialetti stanno scomparendo a causa del predominio dei media e della lingua standard.