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La misurazione del latte

Nel documento viene descritta la tecnica di misurazione del latte. A questo scopo veniva utilizzata una sorta di bastone chiamato “mera”. Dato che per produrre il formaggio era necessaria una grossa quantità di latte, gli abitanti del paese portavano il proprio latte al compaesano che in quel momento lo stava producendo. La quantità di latte fornita veniva registrata con un’incisione sul bastone. Ciascuna casa aveva il proprio bastone, contraddistinto dal numero civico dell’abitazione. La volta successiva, quando il formaggio veniva prodotto presso l’abitazione di un altro abitante del paese, i compaesani restituivano la quantità di latte presa in prestito cancellando così il debito e segnando eventuali eccedenze. A Logje questo metodo di presa in prestito e restituzione del latte è stato utilizzato fino al 1995.

Tipologia:  Immagine in movimento
Racconta/canta/parla:  Marta Mazora, Alda Rosič, Zdravko Mazora
Registrato da/chiede/annotato da:  Renata Lapajne, Zdravko Mazora
Luogo di registrazione:  Logje
Data di registrazione:  22/11/2013
Link:  http://as.parsis.si/zborzbirk/zbirka-it.a5w?zid=1012
Video:  https://www.youtube.com/watch?v=xyDeouSgRhU
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La collezione museale Mazora Breginj

La collezione della famiglia Mazora a Breginj è allestita nel pianterreno e include l'intera famiglia: il padre Valentin - Zdravko Mazora cominciò a raccogliere oggetti di valore etnologico dopo il terremoto del 1976, quando il retaggio del modo tradizionale di vivere, che fino ad allora era ben radicato nel paese di Breginj, è cambiato radicalmente. Il ricordo della prima guerra mondiale è conservato nella vecchia fonderia nei campi »landšmitna«, che il padre Zdravko comprò dopo la prima guerra e utilizzò proficuamente per molti altri anni e anche nella tradizione famigliare. La storia narra come il vecchio padre, anche lui Valentin, si spostò insieme ai militari da Breginj in occasione dell’annunciazione della guerra dalla parte dell’Italia il 23 maggio 1915. Lo stesso giorno andò all’assemblea a Caporetto e da qui partì verso il campo di battaglia sul Krn e successivamente in Galizia.
Tipologia:  Immagine in movimento
Registrato da/chiede/annotato da:  Ivo Saksida, AVP S Dornberk
Luogo di registrazione:  Breginj
Data di registrazione:  2014
Video:  https://youtu.be/v8Mb5Sn3s3o
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Collezione etnografica e di intaglio di Franc Jerončič

Franc ha cominciato a collezionare relativamente tardi, all’età di sessant’anni. Molti degli oggetti trovati li ha presi dalle discariche dove venivano buttati come vecchia cianfrusaglia quando non servivano più alle persone. Dice: “Se avessi cominciato a raccogliere prima, questa ricchezza sarebbe ancora più grande. Dove vado racconto le “storielle”, se non le racconto avanti, non ho fatto nulla, se le racconto dieci volte una potrebbe avere valore”.
Tipologia:  Immagine in movimento
Registrato da/chiede/annotato da:  Ivo Saksida, AVP S Dornberk
Luogo di registrazione:  Melinki
Data di registrazione:  2014
Video:  https://youtu.be/PvWY886CZqc
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Collezione etnologica della famiglia Sirk

La vecchia casa nel Collio a Frlanšče è la tipica casa degli ex coloni del Collio, costruita tra le vigne. Nella casa è conservato ancora uno dei più vecchi focolai tipici del Collio, leggermente innalzato dal pavimento, sul quale si può ancora oggi accendere il fuoco e preparare la tradizionale polenta del Collio, la polenta bianca. La memoria dei tempi di guerra si conserva in alcuni oggetti militari del precedente proprietario.
Tipologia:  Immagine in movimento
Registrato da/chiede/annotato da:  Ivo Saksida, AVP S Dornberk
Luogo di registrazione:  Frlanšče v Krasnem
Data di registrazione:  2014
Video:  https://youtu.be/YE7-QcaV_iM
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Casa rurale del territorio Museo di Drenchia

Nella ex scuola, oggi abbandonata, è situata la sede dell’associazione culturale Pro-loco Drenchia, in cui è allestita la collezione museale che è stata creata grazie alla cura degli abitanti del paese con l'intento di conservare la memoria della difficile vita passata in questi paesi della Slavia friulana sotto il Colovrat. Sono conservati attrezzi contadini, oggetti casalinghi, attrezzi e utensili da falegname e da sarta, una serie di oggetti per uso casereccio del 19° secolo fino alla seconda metà del 20° secolo.
Tipologia:  Immagine in movimento
Registrato da/chiede/annotato da:  Ivo Saksida, AVP S Dornberk
Luogo di registrazione:  Dreka/Drenchia
Data di registrazione:  2014
Video:  https://youtu.be/U72znRJ3Kn8
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Collezione Lukčeva hiša

»La casa di Lukčevi« non è solamente una collezione ma anche e soprattutto un luogo di incontro. Possiamo scaldarci vicino al focolare acceso, il ricordo della prima guerra mondiale è ben presentato nella soffitta della casa, vicino alla raccolta etnologica. Gli oggetti dall’ex ospedale e dallo stato maggiore del generale Pietro Badoglio sulla linea del fronte Pušno- Globočak - Kambreško - Kosi raccontano soprattutto le storie personali dei militari.
Tipologia:  Immagine in movimento
Registrato da/chiede/annotato da:  Ivo Saksida, AVP S Dornberk
Luogo di registrazione:  Kambreško
Data di registrazione:  2014
Video:  https://youtu.be/g6kJ7SBXaF8
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Museo dell'Arrotino

Gli arrotini di resia, »ti rozajanski brüsarji«, hanno mantenuto il ricordo del viaggio con le mole affilatrici nel museo dell’arrotino. Le tipiche “krošnje” con le molle nel baule di legno che si caricavano sulle spalle, hanno mantenuto varie forme e realizzazioni… ogni arrotino-proprietario aveva una propria. Successivamente venivano sostituite dalle carriole e le molle adattate sulle ruote. Oggi gli arrotini quasi non esistono più e di questa professione rimane solo il ricordo. Però gli arrotini di una volta dell’Associazione arrotini Solbica mostrano volentieri come si affila un coltello o le forbicine, mette a posto un ombrello o addirittura con un filo rivestono un recipiente di argilla.Gli arrotini affilavano anche durante la grande guerra. Il ricordo di loro è mantenuto in una foto degli arrotini tra i militari italiani
Tipologia:  Immagine in movimento
Registrato da/chiede/annotato da:  Ivo Saksida, AVP S Dornberk
Luogo di registrazione:  Solbica/Stolvizza
Data di registrazione:  2014
Video:  https://youtu.be/jGLlJApxuxA
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Museo della Gente della Val Resia

Il museo della Gente di Resia “Nostro Museo” è momentaneamente situato in una casa di legno, eretta dopo il terremoto del 1976. Ha mantenuto e mostra l’eredità etnologica tradizionale della cultura popolare della val Resia, soprattutto sono belle le cassapanche delle nozze. Particolarmente tipico è lo scrigno da merciaio – gerla, che ci racconta delle vecchie strade della gente di Resia, che erano attraversate dai merciai con piccoli articoli che portavano a vendere aghi, fili, bottoni, nastri e oggetti simili da casa in casa. Gli abitanti di Resia erano merciai e arrotini noti nel 19° e nella prima metà del 20° secolo che viaggiavano lontano per i paesi sloveni e austriaci e dopo la Prima Guerra Mondiale in luoghi austriaci e jugoslavi. Il museo tramanda anche la lingua, le canzoni e le danze resiane. Durante la Grande Guerra gli abitanti di Resia condividevano lo stesso destino degli altri rifugiati dalla linea del fronte. Il ricordo di questi tempi e gli oggetti tra i quali sono particolarmente interessanti i ramponi militari, li trovate in una trincea abbandonata – e sono diversi da quelli usate in Resia.
Tipologia:  Immagine in movimento
Registrato da/chiede/annotato da:  Ivo Saksida, AVP S Dornberk
Luogo di registrazione:  Bila /San Giorgio
Data di registrazione:  2014
Video:  https://youtu.be/2avvfQKlrCc
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Posočje 1915–1917

La quantità degli oggetti raccolti nella collezione del deceduto Ivan – Janko Šavli, sorprende e simbolicamente dimostra la quantità dei resti e la vastità degli eventi che componevano l’etnologia e la storia dell’Isontino prima e durante la prima guerra mondiale in un maestoso mosaico.
Tipologia:  Immagine in movimento
Registrato da/chiede/annotato da:  Ivo Saksida, AVP S Dornberk
Luogo di registrazione:  Idrsko
Data di registrazione:  2014
Video:   https://youtu.be/bGWlDIIvbvM
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Stol 1915-1917

Nella propria collezione Zdravko Marcola ha, come anche gli altri collezionisti, unito la parte etnologica e quella storica della guerra nel Breginjski kot. Gli oggetti della prima guerra mondiale sono posti vicino alla raccolta etnologica nelle vetrine ai piedi delle brandine militari (di una volta). Il collage delle foto sulla finestra invece riflette le ombre dei tempi passati e delle persone che determinarono il destino di questi luoghi.
Tipologia:  Immagine in movimento
Registrato da/chiede/annotato da:  Ivo Saksida, AVP S Dornberk
Luogo di registrazione:  Breginj
Data di registrazione:  2014
Video:  https://youtu.be/-XDYaGgPlfU
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Collezione Jug

Il defunto Pavle Levpušček era tra i primi collezionisti nei dintorni di Kanal. Ha raccolto diversi “oggetti” che stavano invecchiando e rimanevano abbandonati nelle fattorie, dagli oggetti etnologici a quelli militari della prima e seconda guerra mondiale. Pavle lo ricorderemo per la sua serenità e saggezza e il suo humor che riservava ai visitatori come un regalo speciale nonostante la sua età avanzata.
Tipologia:  Immagine in movimento
Registrato da/chiede/annotato da:  Ivo Saksida, AVP S Dornberk
Luogo di registrazione:  Seniški breg
Data di registrazione:  2014
Video:  https://youtu.be/C2_AS0O6ozQ
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Collezione di santini

Marinka Čargo da Ročinj conserva una collezione incredibile di oltre 17.000 immagini sacre, da lei nominate »pilščev« (dialetto sloveno pildek – foglio). Non contiene molte immagini sacre risalenti alla prima guerra mondiale, ma è riuscita a trovare alcuni santini con la preghiera per i militari e il loro fortunato ritorno dalla guerra.
Tipologia:  Immagine in movimento
Registrato da/chiede/annotato da:  Ivo Saksida, AVP S Dornberk
Luogo di registrazione:  Rocinj
Data di registrazione:  2014
Video:  https://youtu.be/y3SCOwsOw7o
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Collezione delle cartoline della zona di Kanal

Al pittore e scultore Branko Drekonja da Morsko vicino Kanal interessano diverse cose -in maggioranza legate con la sua creatività artistica. Anche nel collezionismo lo interessano tematiche di diverso tipo, ma si è focalizzato sulle cartoline di Kanal e dei paesi limitrofi.
Tipologia:  Immagine in movimento
Registrato da/chiede/annotato da:  Ivo Saksida, AVP S Dornberk
Luogo di registrazione:  Morsko
Data di registrazione:  2014
Video:  https://youtu.be/bcLiCEvbLCM
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Collezione di Zoran Šuligoj

Secondo Zoran Šuligoj, membro dell’associazione »Soška fronta« (Fronte dell’Isonzo) che dall’anno 1993 si dedica alla ricerca, alla sistemazione e alla conservazione dei resti della prima guerra mondiale, siano essi oggetti, strade, trincee, caverne o i singoli monumenti, i più importanti “sono gli incontri”. La collezione è esposta nell'edificio del punto informatico della stazione ferroviaria di Kanal attraverso oggetti e quadri che presentano quei tempi.
Tipologia:  Immagine in movimento
Registrato da/chiede/annotato da:  Ivo Saksida, AVP S Dornberk
Luogo di registrazione:  Kanal
Data di registrazione:  2014
Video:   https://youtu.be/guWgwnc9DFo
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Museo storico Balus

Matteo Balus ha esposto la collezione degli oggetti e delle fotografie della prima guerra mondiale nello speciale ampliamento della sua casa a Tribil Superiore. Se per caso non si trova a casa, ci mostra la collezione con grande piacere suo padre Sergio Balus. La collezione è ordinata con sistema museale, con i sottotitoli e le singole spiegazioni tematiche nella lingua Italiana dall’epoca della prima guerra mondiale. Per es. la battaglia vicino Caporetto, la breccia il 24. Ottobre 1917 e il bilancio tragico – fine della breccia. L’intenzione del museo, come dice Matteo nel depliant, mantiene con onore e rispetto la memoria della gente che combatteva in questi luoghi. Di particolare interesse sono le foto del re Vittorio Emanuele III in occasione della visita delle Valli del Natisone.
Tipologia:  Immagine in movimento
Registrato da/chiede/annotato da:  Ivo Saksida, AVP S Dornberk
Luogo di registrazione:  Gorenji Tarbilj/Tribil Superiore
Data di registrazione:  2014
Video:   https://youtu.be/zlc33MvYAYU
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La collezione di Prossenicco (Testimonianze della civilta' contadina

"A Prossenicco si possono visitare la cucina nera e la raccolta museale presso la canonica. Nelle tre stanze della canonica sono stati raccolti gli oggetti di uso quotidiano, legati alla vita agreste del paese, e le caratteristiche maschere del Carnevale come il pejoner, il plahutar, il tabar e te liepe. Gli oggetti risalente alla prima guerra mondiale di cui alcuni sono stati raccolti nei dintorni del paese, mentre altri sono stati presi in prestito dalla raccolta di Breginj, testimoniano la storia irrequieta di questi luoghi. La cucina nera conserva la forma più
essenziale del focolare, che è basso, rialzato per un palmo, spostato vicino alla parete di fronte all’entrata e circondato da quattro lati da blocchi di pietra. Maria Miscoria ha vissuto in questa casa sprovvista di acqua corrente, del bagno e dello scarico per il fumo fino al 1990."
Tipologia:  Immagine in movimento
Racconta/canta/parla:  Alan Cecutti, Evelina Melissa
Registrato da/chiede/annotato da:  Marina Cernetig, Giacinto Iussa
Luogo di registrazione:  Prosnid /Prossenicco
Data di registrazione:  1. 3. 2015
Link:  http://as.parsis.si/zborzbirk/zbirka-it.a5w?zid=1028
Video:  https://youtu.be/Yj-LUKGbQtE
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La collezione di Taipana (Pričevanja kmečke kulture)

La collezione etnografica permanente di Taipana, esposta nella sala del Comune, raccoglie circa duecento oggetti raccolti da Giuseppe Carloni della frazione di Monteaperta e donati dal figlio Ivano al Comune. Attraverso la cultura materiale, la collezione presenta le faccende e i lavori legati alla vita quotidiana di un tempo. Sono esposti gli attrezzi per i lavori praticati nei campi, nelle stalle e nei boschi e quelli legati alla vita agricola e pastorale, gli oggetti connessi alla tessitura e alla filatura, gli utensili per la lavorazione del latte, quelli adoperati per cacciare e quelli in uso nelle botteghe dei falegnami.
Tipologia:  Immagine in movimento
Racconta/canta/parla:  Elio Berra
Registrato da/chiede/annotato da:  Marina Cernetig, Giacinto Iussa
Luogo di registrazione:  Tipana/Taipana
Data di registrazione:  1. 3. 2015
Link:  http://as.parsis.si/zborzbirk/zbirka-it.a5w?zid=1027
Video:  https://youtu.be/fVnZQPAD2VE
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Drenchia

"Il lavoro di catalogazione di 222 santini e 3 testi di preghiere/canzoni religiose in lingua italiana, slovena e in dialetto sloveno appartenenti ad alcuni abitanti delle Valli del Natisone è nato grazie a una collaborazione con l’Associazione Kobilja glava che opera sul territorio del Comune di Drenchia e che, nell’anno 2009, ha organizzato
una mostra di santini (cieglici nella varietà linguistica locale) presso la sala consiliare di Cras. Ogni elemento venne scannerizzato e salvato su computer da Graziano Podrecca, collaboratore del Centro Studi Nediža. Il museo che ha sede presso l'ex scuola elementare nella frazione di Trinco, nel Comune di Drenchia, deve il suo inizio all’Associazione Pro Drenchia. In tre stanze sono esposti gli oggetti che parlano della vita di questi luoghi. Il museo custodisce strumenti e attrezzi che documentano i lavori nei campi e nei boschi, la fie
nagione, l’allevamento e le attività domestiche. Sono esposti anche oggetti, documenti e fotografie della prima guerra mondiale."
Tipologia:  Immagine in movimento
Racconta/canta/parla:  Gabriella Cicigoi
Registrato da/chiede/annotato da:  Marina Cernetig, Giacinto Iussa
Luogo di registrazione:  Dreka/Drenchia
Data di registrazione:  1. 3. 2015
Link:  http://as.parsis.si/zborzbirk/zbirka-it.a5w?zid=1034
Video:  https://www.youtube.com/watch?v=81fK1DyLPgE&feature=youtu.be
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Collezione di Riccardo Ruttar

Riccardo Ruttar, il fondatore della raccolta, ha iniziato a collezionare oggetti nel periodo successivo al terremoto che aveva colpito il Friuli nel 1976. Egli coltiva la sua attività di collezionista ancor oggi, anche se non ha un luogo adatto all’esposizione. La collezione raccoglie circa 250 attrezzi e altri oggetti che provengono da vari luoghi delle Valli del Natisone e del Friuli. La maggior parte degli oggetti, soprattutto le pialle di varie dimensioni e tipologie, proviene dai laboratori dei falegnami e dei bottai.
Tipologia:  Immagine in movimento
Racconta/canta/parla:  Riccardo Ruttar
Registrato da/chiede/annotato da:  Marina Cernetig, Giacinto Iussa
Luogo di registrazione:  Videm / Udine
Data di registrazione:  1. 3. 2015
Link:  http://as.parsis.si/zborzbirk/zbirka-it.a5w?zid=1044
Video:  https://youtu.be/FgZC6IbFV-M
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Museo del Matajur a Masseris

Il museo del Matajur evidenzia gli aspetti della vita quotidiana nei paesi sulle pendici del Matajur. Nella casa Gorcova nel paese di Masseris sono esposti oggetti legati alla cultura materiale, in particolare alla vita domestica femminile, e alle varie tradizioni come il Carnevale. La raccolta vanta una biblioteca di pubblicazioni locali.
Tipologia:  Immagine in movimento
Racconta/canta/parla:  Luisa Battistig
Registrato da/chiede/annotato da:  Marina Cernetig, Giacinto Iussa
Luogo di registrazione:  Mašere / Masseris
Data di registrazione:  1. 3. 2015
Link:  http://as.parsis.si/zborzbirk/zbirka-it.a5w?zid=1046
Video:  https://youtu.be/HIMSs6HBCM8
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Masseris - Bottega del fabbro

Il laboratorio del fabbro Simone Dus è rimasto così com’era negli anni ’50 del Novecento. Il merito va a Valentino Dus, che ha ereditato il laboratorio dal padre. Michele Dus (1889-1951), nonno del proprietario, fu l’ultimo fabbro. Nella collezione sono raccolti gli attrezzi del mestiere del falegname, molti dei quali realizzati dallo stesso Simone: martelli, punzoni, bulini, tenaglie da fuoco, incudini, fino agli strumenti odontoiatrici. Vi si trovano anche la forgia e la fucina, dove venivano scaldati i pezzi per essere lavorati. Nella fucina venivano realizzati tutti gli utensili in metallo che servivano quotidianamente per la casa, per i lavori rurali e per quelli legati alla costruzione delle abitazioni. Gli utensili venivano venduti non solo nella zona del Matajur, ma anche dei paesi vicini, situati in Slovenia.
Tipologia:  Immagine in movimento
Racconta/canta/parla:  Valentino Dus
Registrato da/chiede/annotato da:  Marina Cernetig, Giacinto Iussa
Luogo di registrazione:  Mašere / Masseris
Data di registrazione:  1. 3. 2015
Link:  http://as.parsis.si/zborzbirk/zbirka-it.a5w?zid=1036
Video:  https://youtu.be/SQqtHxjqcbY
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Oddo Lesizza

Oddo Lesizza ha iniziato a collezionare fossili e minerali durante la sua permanenza in Piemonte, dopo il suo ritorno a casa si è dedicato alla raccolta di ferri da stiro. All’inizio ha raccolto i ferri da stiro trovati in casa, in paese e nei paesi limitrofi, a essi ha aggiunto quelli che ha acquistato ai mercatini e quelli che si è fatto portare da paesi europei ed extraeuropei. La collezione consta oggi di più di 200 ferri da stiro ed anche di altri oggetti rappresentativi della vita quotidiana. I ferri da stiro sono già stati esposti a Udine, a Cividale e in altre località del Friuli.
Tipologia:  Immagine in movimento
Racconta/canta/parla:  Oddo Lesizza
Registrato da/chiede/annotato da:  Marina Cernetig, Giacinto Iussa
Luogo di registrazione:  Čedad / Cividale
Data di registrazione:  1. 3. 2015
Link:  http://as.parsis.si/zborzbirk/zbirka-it.a5w?zid=1038
Video:  https://youtu.be/37zesrtuyJY
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Collezione di Elio Qualizza – Kalut

"Elio Qualizza ha iniziato a collezionare oggetti quasi per caso, durante la ristrutturazione della propria casa. La passione per il collezionismo l’ha portato a sistemare la raccolta degli oggetti nell’edificio che un tempo veniva usato come fabbricato rurale. Gli oggetti testimoniano la cultura materiale e la vita di paese e sono connessi alla vita quotidiana, alle faccende domestiche, al lavoro, all’emigrazione e alle guerre. Molti oggetti gli sono stati donati dalle persone che hanno saputo della sua passione. La maggior parte di essi è stata raccolta dopo il
terremoto che ha colpito il Friuli nel 1976."
Tipologia:  Immagine in movimento
Racconta/canta/parla:  Elio Qualizza
Registrato da/chiede/annotato da:  Marina Cernetig, Giacinto Iussa
Luogo di registrazione:  Videm / Udine, Gnidovca / Gnidovizza
Data di registrazione:  1. 3. 2015
Link:  http://as.parsis.si/zborzbirk/zbirka-it.a5w?zid=1032
Video:  https://youtu.be/YcXubHAuedg
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Tribil Superiore

La collezione privata di Matteo Balus, inaugurata nel settembre del 2008, raccoglie oggetti e documenti sulla prima guerra mondiale nel territorio delle Valli del Natisone. Lo scopo del museo è di ricordare gli uomini che contro la propria volontà si fronteggiarono con onore e rispetto in queste zone. Sono esposti oggetti personali e di guerra, i quali appartenevano a entrambi gli eserciti e sono stati ritrovati in zona, riproduzioni di foto e documenti d'epoca. Tra i vari reperti vi sono alcune fotografie del re Vittorio Emanuele III in visita alle Valli del Natisone.
Tipologia:  Immagine in movimento
Racconta/canta/parla:  Matteo Balus
Registrato da/chiede/annotato da:  Marina Cernetig, Giacinto Iussa
Luogo di registrazione:  Gorenji Tarbilj / Tribil Superiore
Data di registrazione:  1. 3. 2015
Link:  http://as.parsis.si/zborzbirk/zbirka-it.a5w?zid=1033
Video:  https://youtu.be/_ttp3wfS0o0